Automazioni per cancelli a battente |
- Guida By Giuseppe Colantuono di Elettra Automazioni
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INFO
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Cos’ è la frequenza di utilizzo di una motorizzazione ?
La frequenza di utilizzo è la capacità massima di utilizzo di un operatore, rimanendo al di sotto della propria soglia termica.
Si può esprimere in diversi modi, riferiti ad una temperatura ambiente specificata:
1) In percentuale: quando il tempo di lavoro dipende dalle caratteristiche del cancello (es. scorrevoli ), è la percentuale del tempo di lavoro effettivo (apertura + chiusura) rispetto al tempo di lavoro totale del ciclo (apertura + chiusura + tempi di sosta).
[(Ta + Tc) / (Ta + Tc + Tp + Ti)] *100
Ta = Tempo di apertura Tc = Tempo di chiusura
Tp = Tempo di pausa Ti = Tempo di intervallo tra un ciclo completo e l’altro
Conoscendo la frequenza di utilizzo e il tempo di un ciclo completo (Ta+Tc), si può risalire al numero massimo di cicli orari con le seguente formula:
(1 h = 3.600 sec) / [(Ta+Tc) / (Frequenza di utilizzo in percentuale)]
2) In cicli per ora: indica i cicli massimi effettuabili per ora, non consecutivi
3) R.O.T. (Rating operation time): identifica il numero massimo di cicli consecutivi che l’operatore può eseguire.
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La scelta dell’operatore va fatta esclusivamente in funzione della frequenza di utilizzo?
No, la frequenza di utilizzo rappresenta il limite massimo di lavoro dell’operatore all’interno della propria soglia termica, e non va confusa con il concetto di tipo di applicazione per cui l’operatore è stato progettato. Tale concetto deve rappresentare il criterio principale di scelta.
Per facilitare la selezione dell’operatore, abbiamo suddiviso le applicazioni in tre categorie facilmente identificabili dall’installatore: residenziale, condominiale, industriale.
E’ intuitivo che le caratteristiche di un cancello residenziale sono generalmente dimensioni e peso contenuti, pochi cicli giornalieri, applicazione mono/bifamiliare. Viceversa un cancello industriale è presumibile avere dimensioni e peso importanti ed elevato numero di transiti.
Ovviamente lo sviluppo del progetto di un operatore è determinato dal tipo di applicazione per cui se ne prevede l’impiego.
Per scegliere quindi il prodotto giusto, prima di tutto va valutato il tipo di applicazione; la frequenza di utilizzo può essere il secondo criterio di selezione.
Va evitato di basare la scelta esclusivamente sulla frequenza di utilizzo!
Ad esempio, un operatore a 24V per uso residenziale può avere una frequenza di lavoro continua (100%); ma se venisse impiegato in un ambito industriale con elevati transiti, porterebbe ad una “vita” limitata nel tempo rispetto all’applicazione per cui è stato pensato e costruito.
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La quota A del cancello da automatizzare è molto elevata e non potrei rispettare la massima differenza con la quota B (4 cm), posso comunque motorizzare il mio cancello?
No, perché questo provocherebbe forti variazioni di velocità durante il movimento dell’anta. E’ necessario creare una nicchia nel pilastro per alloggiarvi la staffa di fissaggio posteriore dell’operatore e rispettare così le quote installative. In alternativa è possibile installare un operatore a braccio articolato oppure un operatore interrato
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L’installazione è caratterizzata da una quota A inferiore alla quota E, ci possono essere problemi?
Il problema al quale si va incontro in questo caso riguarda la difficoltà dell’operatore nel mantenere il blocco, dato che il cinematismo si trova in una posizione sfavorevole.
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Posso usare tutta la corsa di un operatore idraulico per movimentare l’anta?
No, perché se il pistone raggiunge la battuta interna anteriore o posteriore, l’area sulla quale andrebbe ad insistere la pressione dell’olio all’inizio del movimento di chiusura / apertura sarebbe troppo ridotta e non vi sarebbe forza sufficiente a muovere l’anta. E’ importante far rientrare il pistone di almeno 10 mm prima di fissarne la staffa anteriore in posizione di cancello chiuso.
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Come posso regolare la velocità di apertura e chiusura delle ante su un cancello battente?
Se gli operatori sono a 24V, è normalmente possibile regolare la velocità di apertura e chiusura delle ante attraverso la scheda elettronica.
Sugli operatori 230V, al contrario, la velocità di movimentazione della ante è fissa perché tale è la velocità del motore.
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Posso montare l’operatore perché apra verso l’esterno?
Si, è possibile installare un operatore affinché apra verso l’esterno.
Vedi l’esempio sotto
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Posso montare un operatore su ante di lunghezza superiore a quella prescritta?
NO, occorre attenersi a specifiche riportate sul catalogo.
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La presenza di arresti meccanici di apertuta/chiusura è obbligatoria?
E’ sempre consigliabile avere dei fermi meccanici in apertura e chiusura.
Se il sistema è dotato di un encoder assoluto è possibile evitare l’installazione di fermi meccanici in quanto la centrale di comando è sempre in grado di riconoscere l’esatta posizione delle ante.
Nel caso in cui i fermi meccanici non siano presenti o non ne sia possibile l’installazione, ed in presenza di un sistema non dotato di encoder assoluto, è consigliabile l’utilizzo di microinterruttori di finecorsa e di una scheda che li gestisca, eventualmente in associazione ad un encoder relativo.
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Non riesco ad aprire le ante anche se il motore è sbloccato.
Sugli operatori elettromeccanici con sistema di spinta “fuori asse” (S418, 413), lo sblocco del sistema è garantito se l’operatore è installato in posizione perfettamente orizzontale. In caso contrario possono verificarsi degli impuntamenti tra la vite senza fine ed il carrello, impedendo l’apertura anche ad operatore sbloccato.
Occorre verificare quindi che l’operatore sia perfettamente orizzontale.
Trasmissione fuori asse
Trasmissione in asse
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Perché il cancello si muove a strappi?
- Verificare che le specifiche installative (es. quote) siano state rispettate.
- Assicurarsi che la struttura che viene movimentata dall’automazione non presenti sbilanciamenti o attriti eccessivi, e che le caratteristiche dell’operatore siano corrette in rapporto alle dimensioni del cancello.
- Verificare di avere rimosso la vite di chiusura del foro di sfiato ed eventualmente eseguire l’operazione di spurgo dell’aria.
- Accertarsi che l’operatore, idraulico od elettromeccanico che sia, risulti installato in maniera perfettamente orizzontale (verificare le istruzioni per un riferimento su dove controllare l’orizzontalità dello stesso).
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Come posso effettuare dei rallentamenti durante la movimentazione del cancello?
Ove previsto, è necessario procedere ad un “apprendimento completo” dei tempi di movimentazione
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Posso utilizzare un olio commerciale per effettuare un rabbocco su un operatore FAAC?
L’operazione di rabbocco è consentita solo a personale autorizzato (tecnici ed installatori). L’utilizzo di un olio diverso da quello originale è sconsigliato.
Un olio non testato specificatamente sugli operatori FAAC potrebbe avere effetti indesiderati sulla vita delle guarnizioni e della componentistica interna all’operatore.
Per contro, l’olio FAAC HP OIL (ROSSO) è perfettamente compatibile con l’olio FAAC XD220 ( GIALLO) ed è dunque possibile rabboccare vecchi operatori con l’olio di attuale produzione
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Come si regola la forza in un operatore idraulico 230V?
La forza deve essere regolata tramite le viti di by pass, rispettando quanto richiesto dalle normative vigenti. La forza elettronica deve essere impostata al massimo.
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E’ corretto serrare al massimo (in senso orario) le valvole di BY PASS?
No, le valvole di by-pass non devono essere completamente serrate per non compromettere il corretto funzionamento del circuito idraulico. Mantenere sempre almeno mezzo giro in meno del massimo serraggio consentito.
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Come si regolano le viti di by pass in un operatore idraulico (no Hybrid)?
- Portare l’automazione nello stato chiuso.
- Allentare entrambe le valvole di By-Pass.
- Tramite un datore di impulsi (radiocomando, pulsante a chiave) dare un comando di apertura.
- Il motore si attiverà ma non avrà la forza di spostare l’anta.
- Cominciare a girare lentamente la vite VERDE in senso ORARIO, fino a che l’anta comincia a muoversi regolarmente
- Ruotare la vite VERDE, in senso ORARIO, ancora di ½ giro.
- Attendere che l’anta arrivi in apertura completa.
- Tramite un datore di impulsi (radiocomando, pulsante a chiave) dare un comando di chiusura.
- Il motore si attiverà ma non avrà la forza di spostare l’anta.
- Avvitare la vite ROSSA in senso ORARIO, fino a che l’anta comincia a muoversi regolarmente
- Ruotare la valvola ROSSA, in senso ORARIO, ancora di ¼ giro
- Attendere che l’anta arrivi in chiusura completa.
Il cancello è pronto per effettuare le regolazioni finali della forza effettuando le prove d’impatto con il dinamometro lineare, come richiesto dalla Direttiva Macchine 2006/42/CE, applicando la EN12445.
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Durante il funzionamento di operatori idraulici esce un po’ di olio dal foro di sfiato. A cosa può essere dovuto?
Le cause possono essere due:
– una non corretta installazione, quindi controllare che l’operatore sia a bolla.
– utilizzando intensamente gli operatori l’olio si scalda e aumenta di volume, uscendo naturalmente dalla vite di sfiato solo per alcuni cicli.
Inoltre durante il trasporto è possibile che una limitata quantità di olio vada a riempire il condotto di sfiato, uscendo quando viene rimossa la vite. Anche in questo caso la fuoriuscita è minima e termina dopo pochi cicli di funzionamento.
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Negli operatori idraulici, cosa significano le sigle CBC, CBAC, CBACR, SB , SBS, CBAC L, SB L?
- CBC = operatore con blocco in chiusura
- CBAC = operatore con blocco in apertura e chiusura
- CBACR = operatore con blocco in apertura e chiusura rapido
- SB = operatore senza blocco in apertura e chiusura (necessaria elettroserratura per bloccare)
- SBS = operatore senza blocco in apertura e chiusura lento (necessaria elettroserratura per bloccare)
- CBAC L = operatore con blocco in apertura e chiusura lungo (per quote A e B grandi)
- SB L = operatore senza blocco in apertura e chiusura lungo (per quote A e B grandi)
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Come si regola la forza in un operatore elettromeccanico?
La forza deve essere regolata tramite la scheda elettronica, rispettando quanto richiesto dalle normative vigenti.
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I led di segnalazione stato dei finecorsa come si devono comportare?
I microinterruttori di finecorsa (ove presenti), utilizzano contatti N.C. Il finecorsa, una volta impegnato si apre, ed il LED corrispondente deve spegnersi. Quando nessuno dei due finecorsa è impegnato, entrambi i LED devono essere accesi.
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L’automazione si muove lentamente
Verificare di avere regolato correttamente la forza di apertura/chiusura e di avere regolato correttamente, dove previsto, la velocità.
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Dando un comando l’automazione non apre.
- Verificare che sia presente l’alimentazione elettrica.
- Verificare lo stato dei fusibili.
- Verificare il cablaggio delle fotocellule che proteggono l’apertura (FSW OP)
- Controllare di avere regolato correttamente la forza.
- Verificare, tramite i LED presenti sulla scheda, il corretto comportamento degli ingressi. (Con ingresso non attivo: contatto N.C. LED acceso , contatto N.O. LED spento)
- Verificare se arriva il comando alla scheda tramite l’accensione del LED OPEN
- Su operatori 230V, verificare di avere montato il condensatore di spunto.
- Il motore gira al contrario.
- Verificare che l’elettroserratura sganci correttamente.
- Verificare non sia intervenuta la protezione termica o attendere qualche minuto prima di far lavorare nuovamente l’automazione.
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L’automazione apre ma non chiude.
- Verificare, tramite i LED presenti sulla scheda, il corretto comportamento degli ingressi. (A riposo: contatto N.C. LED acceso , contatto N.O. LED spento)
- Verificare non sia attivo un comando di OPEN (A o B): i led OPEN_A o OPEN_B devono essere spenti, un comando di OPEN mantenuto impedsce la chiusura dell’automazione.
- Verificare che sia stata selezionata una logica con tempo di pausa, altrimenti dare un impulso di OPEN
- Verificare non siano impegnate/guaste le fotocellule che proteggono la chiusura: il led FSW-CL deve essere acceso
- Verificare il cablaggio delle fotocellule che proteggono la chiusura (FSW-CL)
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Le fotocellule non intervengono.
- Verificare il cablaggio delle fotocellule: il contatto utilizzato deve essere quello NC (chiuso a fotocellule funzionanti e allineate, aperto a varco impegnato)
- Verificare il corretto allineamento delle fotocellule, segnalato dall’accensione di un led sul ricevitore (controllare le istruzioni del prodotto)
- Assicurarsi che le fotocellule non siano guaste.
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L’automazione fa un breve tratto poi inverte.
- Nel caso sia presente un encoder, verificare di averlo settato e/o cablato correttamente.
- Se non presente l’encoder, verificare che sia disabilitato sull’apparecchiatura elettronica.
- Verificare di aver cablato i motori correttamente. Può essere che quello che si vede sia il colpo d’inversione.
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L’automazione (230V ∼ ) in rallentamento non ha sufficiente forza per completare la corsa.
La gestione del rallentamento sun un sistema a 230 VAC implica una diminuzione della forza a disposizione per la movimentazione del cancello; per risolvere, ridurre lo spazio di rallentamento o eliminarlo.
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Come si collegano più dispositivi con contatto N.C.?
Occorre fare la serie dei contatti.
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Come si collegano più dispositivi con contatto N.O.?
Occorre fare il parallelo dei contatti.
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