Trasformare il proprio cancello in un cancello automatizzato è una scelta di comodità e sicurezza. Prima di fare questo passo, è giusto avere informazioni corrette e rivolgersi a installatori competenti in modo da poter esaudire le proprie curiosità e rispondere al meglio alle proprie esigenze.
Noi di G.B.Capelli abbiamo raccolto le domande più utili da rivolgere all’installatore per fugare ogni dubbio e avere la certezza di ricevere il miglior servizio.
E siccome a tutto c’è una soluzione, queste valgono sia se il cancello è già esistente, sia se di nuova costruzione.
Il mio cancello, da un punto di vista meccanico, è adatto a essere motorizzato?
E Sì. Occorre iniziare proprio da qui. Applicare una forza a una struttura in cattive condizioni o non idonea può implicare malfunzionamenti o peggio ancora danni a cose o persone. Ogni cancello, ogni portone, è unico: bisogna valutare gli spazi e il cancello stesso per capire quale sia il miglior modo per automatizzarlo. Occorre considerare la robustezza della struttura, la solidità degli ancoraggi, l’esistenza di adeguati franchi di sicurezza sui punti critici di movimento e di battuta e, se necessario, procedere al miglioramento di questi particolari.
Per i cancelli costruiti dopo il 1/05/2005 è essenziale la Dichiarazione di Conformità del costruttore ai sensi della UNI 13241-1 oppure UNI 13241-2016.
In mancanza di una predisposizione per il motore (o i motori), saranno necessari lavori per portare la corrente al cancello ed eventuali opere murarie per la posa dei sistemi interrati.
Nel caso di cancello a battente, quali solo le differenze tra un sistema a braccio e un sistema interrato?
Un sistema a braccio è costituito da un attuatore applicato all’anta del cancello; lavoro in trazione dell’anta e per questo motivo sono adatti ad ante relativamente corte e leggere. Un sistema interrato trasmetto il movimento direttamente sull’asse di rotazione dell’anta ottimizzando lo sforzo e pertanto in grado di movimentare ante anche più lunghe e pesanti. Esistono in commercio tanti sistemi con caratteristiche differenti ed è pertanto indispensabile un’esperta valutazione nella loro scelta.
Secondo quali criteri si sceglie la motorizzazione più adatta?
Come già detto esistono tanti sistemi di motorizzazione in commercio. Oltre a valutare il dimensionamento dei meccanismi in base alle dimensioni e al peso del cancello è molto importante prendere in considerazione il tipo di utenza, il numero di manovre giornaliere e la loro ripartizione nelle varie fasce orarie; per esempio un sistema che indica come capacità di lavoro 30 manovre giornaliere, non sarà in grado di effettuare queste 30 manovre nell’arco di un’ora.
Dal punto di vista estetico, cosa cambierà una volta istallati tutti i componenti della motorizzazione?
Anche questa è una domanda importante da fare se avete a cuore l’estetica del vostro ingresso. Un sistema interrato è sempre meno visibile di un sistema a braccio; un sistema con le sicurezze intrinseche è più discreto di un sistema che necessita l’applicazione per esempio di coste sensibili. Affidarsi poi a un installatore esperto, in grado di offrire soluzioni personalizzate, può rendere ancora più discreta l’installazione dell’impianto garantendo funzionalità e sicurezza con il minore impatto estetico.
Le fotocellule sono dispositivi di sicurezza?
Ottima domanda! La comune fotocellula è da considerarsi un dispositivo di cortesia in grado di gestire, come un vigile, il traffico sul cancello consentendo tempi di pausa del movimento e la richiusura automatica. Possono essere definite dispositivi di sicurezza solo quelle fotocellule certificate conformi alla norma UNI 12978 che presentano requisiti anche di resistenza al guasto.
Quante fotocellule bisogna installare perché in cancello sia a norma?
Il cancello motorizzato non è definito a norma in base al numero di fotocellule installate bensì in base all’esistenza di dispositivi di protezione delle aree critiche. Sarà l’installatore in sede di sopralluogo, a verificare le necessità del singolo cancello ai fini della rispondenza normativa.
Il radiocomando è un dispositivo sicuro o può essere clonabile?
Per evitare di vedersi clonare il radiocomando è importante optare per sistemi a codice variabile (rolling code) che vengono programmati in modo univoco e irripetibile tramite appositi apparecchi.
Il lampeggiante è obbligatorio?
Il montaggio del lampeggiante è a discrezione dell’installatore, il quale valuterà i rischi per la sicurezza in caso di assenza del lampeggiante. È sempre consigliato installarlo quando il cancello si affaccia direttamente su passaggio pubblico (strada o marciapiede) e quando è utilizzato da molte persone (per esempio condomini, aziende, etc.)
A fine lavoro, quali documenti mi rilascerà?
Secondo la Direttiva Macchine, l’installatore è tenuto a rilasciare i seguenti documenti:
- la dichiarazione CE di conformità;
- il manuale d’uso e manutenzione;
- il registro delle manutenzioni.
L’impianto e i suoi componenti sono coperti da garanzia?
Certo, sia l’impianto che i suoi componenti hanno una garanzia che varia in base ai produttori. Inoltre è possibile programmare interventi di manutenzione ordinaria con il vostro installatore.
Qual è la durata di una motorizzazione per cancelli?
Tutto dipende dal tipo di automazione che viene applicata al vostro cancello e dall’uso che viene fatto dello stesso. Ogni caso è differente. Per questo motivo è sempre di fondamentale importanza la scelta della motorizzazione più adatta ed essere adeguatamente informati delle caratteristiche prestazionali dell’automazione proposta.
La durata dell’impianto varia in base al numero di manovre effettuate?
Effettivamente sì. Per questo motivo è importante che l’installatore valuti il dimensionamento dell’impianto anche in base all’uso previsto. Ed è un attimo fare grandi numeri: un’auto che esce il mattino e rientra la sera effettua 4 manovre; c’è chi entra ed esce più volte e poi ci sono le moto, le biciclette! Ci sono sistemi commercialmente definiti per “uso residenziale”, normalmente da destinarsi alle mono utenze, e sistemi destinati a “uso intensivo” e “ciclo continuo” per le realtà con utenze più grandi.
A chi mi devo rivolgere in caso di guasto?
Questa è una domanda importante: ci sono installatori che seguono cliente e impianto nella loro vita e altri che demandano ai centri di assistenza delle case produttrici. Cosa cambia? In termini di reperibilità e celerità della prestazione cambia moltissimo. Noi di G.B. CAPELLI garantiamo a tutti i nostri clienti l’intervento entro le 24h lavorative.
Quali saranno i costi di manutenzione dell’impianto?
Non è facile quantificare i costi di manutenzione che possono variare secondo il tipo di impianto e l’utilizzo. Certo è che garantire al proprio impianto (trattasi sempre di macchine in movimento) un servizio di manutenzione programmata mette al riparo dal rischio che le usure ordinarie si trasformino, se trascurate, in danni più onerosi o guasti improvvisi e a garantire lunga vita all’impianto stesso.
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